« Si chiamano sacramentali i sacri segni istituiti dalla Chiesa il cui scopo è di preparare gli uomini a ricevere il frutto dei sacramenti e di santificare le varie circostanze della vita. »
Articolo 1677 (sintesi) del Catechismo Chiesa Cattolica
Racconta Santa Teresa nel suo Libro della vita come, una volta, il demonio per due volte le apparve e subito fuggì, non appena lei fece il Segno della Croce, ma ritornò poco dopo. Quando lei aggiunse l'Acqua Benedetta al Segno della Croce, lui scomparve definitivamente. Per questo, molte volte, al fine di fare le sue orazioni in pace, la Santa riformatrice del Carmelo chiedeva alle sue suore che la aspergessero ripetutamente.
L'uso dell'Acqua Santa è antichissimo. S. Giustino infatti ci fa sapere nella sua II apologetica che fin dai suoi tempi, cioè al principio del II secolo, ogni domenica si poneva gran cura perché, dovunque si adunavano i fedeli, non mancasse l'acqua benedetta, colla quale il sacerdote li aspergeva perché fossero sempre meglio purificati. E prima ancora di san Giustino il papa s. Alessandro comandò ai sacerdoti di benedir tutto il popolo con l'Acqua Santa: e dalle parole del suo decreto rilevasi che questa pratica era già in uso fin dai tempi apostolici. Il primo autore di questa istituzione si crede essere l'apostolo s. Matteo.
L'acqua Santa si fa dai Sacerdoti in cotta e stola, mischiando il sale coll'acqua, recitando sopra do essa le orazioni prescritte dalla Chiesa. Si mischia il sale coll'acqua affinché, essendo il sale simbolo di purezza e dell'incorruzione, e l'acqua simbolo di semplicità e purità, tutti coloro che di essa si aspergono restino purificati da ogni immondezza, e premuniti contro le insidie diaboliche; e coll'aiuto divino divengano prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Questo mescolamento rappresenta inoltre:
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la incarnazione del Verbo: perocché se nell'acqua che scorre sopra la terra si rappresenta la natura umana, nel sale che tutto condisce e rende incorruttibile, si rappresenta la natura divina che in unità di persona si trova in Gesù Cristo;
- l'unione del popolo con Gesù Cristo, perocché, come del'acqua che è tutta semplicità e del sale che è tutto sapore, si fa una cosa sola, così del popolo fedele si fa un solo corpo mistico con Gesù Cristo per mezzo della sapienza evangelica che ce lo fa conoscere ed amare, e quindi strettissimamente ci unisce a lui per mezzo della Grazia in questa vita e per mezzo della gloria nell'altra.
L'acqua benedetta si pone all'ingresso della chiesa, affinché il popolo che vi entra, mondato delle colpe veniali, preghi con maggiore purità di coscienza, e più facilmente impetri ciò che chiede. Il che tanto più conviene ai cristiani al primo metter piede entro le chiese, in quanto che gli Ebrei erano soliti purificarsi prima di entrare nel tempio; ed è perciò che al suo ingresso si trovano capacissime vasche espressamente ordinate a questo scopo.
Si costuma inoltre di portarla alle proprie abitazioni, ed ivi conservarla con decenza presso il letto onde usarla per farsi il segno della Santa Croce nel coricarsi, nel levarsi, in tempo di gravi tentazioni, di procelle, di malattie, non che di qualunque altro bisogno, e così chiamare sopra di se la benedizione del Cielo, e sempre più rinvigorirsi contro gli assalti dei propri nemici. Si aspergono ancora:
- le case, le stalle, le mandrie, onde tener lontane le infestazioni degli spiriti maligni;
- Le suppellettili, le vesti, i cibi, affinché il loro uso riesca profittevole sia all'anima che al corpo;
- il cimitero e i cadaveri dei fedeli, onde rendere sempre più efficaci i suffragi che si fanno alle anime dei defunti;
- finalmente tutti i luoghi Sacri e gli oggetti di culto, affinché santificati con questa aspersione riesca di maggiore gradimento al Signore l'uso che se ne fa, e ispirino i fedeli la venerazione che si meritano.
Per godere poi tutti i vantaggi a cui è ordinata l'Acqua Santa, bisogna usarla con sentimenti di fede, di umiltà e di contrizione, giacché quest'Acqua non opera se non per via di impetrazione, e sempre a misura delle disposizioni di chi se ne serve. E' dunque interesse di ogni cristiano d'adoperarla frequentemente, ma sempre con grande rispetto, e di tenerne sempre provveduta la propria casa.
tratto dal manuale di Filotea di Giuseppe Riva.