sabato 31 gennaio 2009

4 DOMENICA TEMPO ORDINARIO ANNO B
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 1,21-28.

Andarono a Cafarnao e, entrato proprio di sabato nella sinagoga, Gesù si mise ad insegnare. Ed erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi. Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare: «Che c'entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio». E Gesù lo sgridò: «Taci! Esci da quell'uomo». E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Una dottrina nuova insegnata con autorità. Comanda persino agli spiriti immondi e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque nei dintorni della Galilea.

Beato Guerrico d'Igny (circa 1080-1157), abate cistercense
Discorso 1 per la purificazione della Beata Vergine Maria, 2.3.5 ; PL 185, 64-65

« I miei occhi han visto la tua salvezza »Ecco, fratelli miei, tra le mani di Simeone, un cero acceso. Anche voi, accendete a questa luce i vostri ceri, cioè le lucerne che il Signore vi domanda di tenere in mano (Lc 12,35). «Guardate a lui e sarete raggianti» (Sal 33,6), in modo da essere anche voi più che portatori di lampada, ma addirittura delle luci che brillano dentro e fuori, per voi e per il prossimo.Che ci sia dunque una lampada nel vostro cuore, nella vostra mano, nella vostra bocca! La lampada nel vostro cuore brilli per voi, la lampada nella vostra mano e nella vostra bocca brilli per il vostro prossimo. La lampada nel vostro cuore è la devozione ispirata dalla fede; la lampada nella vostra mano, l'esempio delle buone opere; la lampada nella vostra bocca, la parola che edifca. Infatti non dobbiamo accontentarci di essere delle luci agli occhi degli uomini grazie ai nostri atti e alle nostre parole, ma dobbiamo anche brillare davanti agli angeli con la nostra preghiera e davanti a Dio con la nostra intenzione. La nostra lampada davanti agli angeli, è la purezza della nostra devozione che ci fa cantare con raccoglimento o pregare con fervore alla loro presenza. La nostra lampada davanti a Dio, è la risoluzione sincera di piacere solo a colui davanti al quale abbiamo trovato grazia...Per accendere tutte queste lampade, lasciatevi illuminare, fratelli miei, avvicinandovi alla fonte della luce, cioè a Gesù che brilla tra le mani di Simeone. Egli vuole, sicuramente, illuminare la vostra fede, fare risplendere le vostre opere, ispirarvi parole da dire agli uomini, riempire di fervore la vostra preghiera e purificare la vostra intenzione... E quando si spegnerà la lampada di questa vita... vedrete la luce della vita che non si spegne, sorgere e salire la sera con lo splendore di mezzogiorno.

QUALCUNO TRA NOI

Che centri con noi Gesù Nazareno?
Sei venuto a rovinarci!
(Mc 1,24)

Presenza attiva nel mondo
di uno che nemmeno conosciamo;
il mondo non è solo e abbandonato
a se stesso, una mano tesa lo sostiene.

Un insegnamento chiaro e autorevole
offerto a chi ascolta Gesù Nazareno,
il Santo di Dio, inviato per noi oggi,
nella storia furibonda che viviamo.

Ma l’uomo non sa ascoltare; crede che la
sua saccenza si possa chiamare sapienza,
lontano dallo sguardo misericordioso
di Dio che ha gli occhi aperti sugli uomini.

C’è un mondo sotterraneo che emerge
con più determinazione, dal momento
che Dio, pare, si sia eclissato; comunque
che non è in grado di… nuocere più.

Ed ecco apparire i prigionieri del loro
egoismo, divenuto modo di essere:
non occorre fare il nome del diavolo,
se Dio lo abbiamo messo da parte.

Basta saper governare da sé la storia
e acquisire certezze proprie, senza Dio.
Gli spiriti immondi governano le anime,
schiave, soggette al non-dio del male.

Chiamiamo disgrazia, incidente o caso
gli ubriachi suicidi, i sessosfrenati,
i ladri di bambini, gli sposati sedotti,
le morti guadagnate col diritto.

C’è anche il male ben vestito e gentile
che inganna con le apparenze i deboli:
un buon lavoro, tempo libero, settimane
bianche e domeniche insportivate.

Viene spontaneo dichiarare: Che male
c’è, lo fanno tutti; è la cultura moderna,
bisogna aggiornarsi al passo dei
demoni.. mmh, pardon! dei tempi!

Oggi Gesù sgrida ai nostri demoni
di tacere e di uscire dalla nostra vita.
Abbiamo bisogno di amore e di pace,
per occuparci delle cose del Signore.

Il Profeta ci dice di cercare l’essenziale,
quello che ci tiene uniti al Signore
senza distrazioni, perché è giunto il tempo
della nostra Redenzione in Gesù, vittorioso.

padrebenedetto 1, ii, 2009