Il 31 ottobre (mercoledì) Tempio a Piacenza aperto a tutti: benedizione, agape, meditazione, rito della Luce e preghiera.
Ore 24 Celebrazione Eucaristica
Per partecipare chiedi informazioni a: templaritaliani@gmail.com No Halloween!!
Che cosa c'è di buono? NULLA!!!
Ecco alcuni motivi per evitarlo.
1. Glorifica a Satana (Sacrifici nella notte di Halloween). Non vogliamo che i nostri figli glorifichino la morte e ogni simbolo satanico, e incosciamente comunichino con gli spiriti Lev. 20:6 "Se qualche persona si rivolge agli spiriti e agli indovini per prostituirsi andando dietro a loro, io volgerò la mia faccia contro quella persona, e la toglierò via dal mezzo del suo popolo".
2. Può essere occasione di caduta per altri
3. Invoca a Satana. Basti vedere la simbologia usata in questa festa:
Lampade dentro le teste: rappresentano immagini demoniache.
Mezza Luna: rappresenta la magia.
Zucche e Mele: per avere fortuna. Una versione vecchia dell'enciclopedia World Book dice:L'apparente innocuità della lanterna di zucca illuminata è un simbolo antico di un'anima maledetta".
Pipistrelli e civette: Associate alla credenza di comunicazione con i morti.
Fantasmi e folletti: Messaggeri privilegiati "speciali" per transitare tra i pagani.
Gatto nero: Reincarnazione dei morti malvagi.
Pentagramma con un cerchio: Simbolo di protezione.
Scope. Esercitano l'energia liberata.
Scheletri: abbondano tra la notte e le tenebre di HalloweenAttenti, dietro a questa pseudo festa di Halloween c'è un grande inganno!Come cattolici e cristiani non prendiamo alla leggera mode che danneggiano il nostro spirito di fede!
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RICORDA: 1 novembre Solennità Liturgica di TUTTI I SANTI di Santa Romana Chiesa.
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Salviamo le nostre radici,
boicottiamo Halloween
di Franco Cardini
Famiglie ed educatori imparino a decodificarlo per capire quanto sia necessario combatterlo. E' un aspetto in apparenza ridicolo, in realtà tragico, di un atteggiamento profondamente anticattolico.
Ho un invito, anzi una raccomandazione urgente da fare a tutti: specialmente alle famiglie, agli insegnanti, agli animatori sociali, agli esercenti. Boicottate l'Halloween. Fatelo subito, adesso: e organizzatevi in modo che questa vergogna sia spazzata dalle nostre abitudini. Prima che qualcuno possa dire che si tratta di una «tradizione». Oggi si parla molto d'identità: e c'è chi ritiene che la propria identità si tuteli combattendo quelle altrui. Ad esempio, l'apertura di una nuova moschea potrebbe mettere in pregiudizio le chiese cattoliche. Non si vede proprio perché: chi sa che cos'è una chiesa ed è abituato a frequentarla guarderà con tutto il dovuto rispetto a qualunque luogo di culto non-cattolico, ma non proverà alcuna attrazione religiosa verso di esso. Le tradizioni vengono minacciate solo dal loro interno: vale a dire dalla loro mancanza di forza interiore. E dalla confusione. Ecco perché bisogna capire che l'indecorosa mascherata di diavoli, fantasmi, streghe, vampiri e zoombies che da qualche anno popola l'inizio di novembre un po' in tutto il cosiddetto «Occidente», e non solo, non è soltanto un piccolo Carnevale di cattivo gusto. E' un vero e proprio attentato alla nostra identità profonda, al senso di solidarietà tra noi e quanti ci hanno preceduto in questa vita, alle nostre tradizioni. Halloween è un ritorno ateizzato e in prospettiva demonizzato a consuetudini pagane che il cristianesimo aveva non solo vinto, ma anche già accolto per quel che esse avevano di positivo. Halloween è un aspetto in apparenza ridicolo, in realtà tragico, dell'apostasia anticattolica dei giorni nostri. Impariamo a decodificarlo per capire quanto sia necessario combatterlo. Le feste dedicate ai defunti e agli antenati, quindi alla fecondità garantita da chi ha già affrontato il ciclo naturale della morte e della rinascita, sono comuni a molti sistemi etnoreligiosi. E, nelle «feste dei morti». È abbastanza comune che essi rechino anche dei doni ai vivi: il morto appartiene all'immaginario dell'eterno ciclo naturale del nascere e dello spengersi, del letargo e del rifiorire della natura. Nella nostra Europa, le culture celtiche usavano distinguere fanno in tre grandi stagioni di quattro mesi lunari ciascuna: all'inizio di una di esse, quella autunno-invernale, c'era la festa del Samain, dedicata ai morti e principalmente agli antenati. Tale festa pagana si era mantenuta nelle aree di più profonda tradizione celtica (la Francia e in particolare la Bretagna, la Galizia, l'Irlanda, la Scozia, il Galles) e tracce di essa, caratterizzata da certe usanze sacrificali, erano ancora evidenti nell'XI secolo. Spettò ai benedettini dell'abbazia di Cluny in Borgogna avviare un'iniziativa - fondata sul principio dell'acculturazione, cioè dell'accoglimento formale di una tradizione e della metabolizzazione del suo significato - in forza della quale l'antica festa celtica degli antenati divenne il giorno memoriale dei Santi e quindi dei Morti, con tutto il corredo di preghiere e di suffragi. Ma nei paesi nei quali, durante il Cinquecento, trionfò la Riforma, la ricorrenza dei Santi e dei Morti fu naturalmente abolita. Col risultato che la sua celebrazione tornò, nelle aree rurali del vecchio mondo celtico, a un folklore dell'Aldilà privo di sacralizzazione ed esposto quindi ai rischi di cadere nella superstizione e nella stregoneria.Gli inglesi e gli scozzesi emigrati nel Nuovo mondo ve la radicarono fra Otto e Novecento. Poi, al contrario con la degenerazione romantico-macabra del gusto e della letteratura, la «festa dei Morti» di ancestrale tradizione celtica, perduta la sua giustificazione cristiana, si trasformò in una specie di celebrazione del convegno dei defunti con streghe e demoni (dimenticando tra l'altro che "Halloween" in inglese vuol dire "vigilia di Ognissanti") . Questo gusto, questa specie di pseudotradizione pagano-ateistico-satanista, dall'America è tornata a invadere l'Europa, sotto l'alibi dell'ingenua usanza dei giochi e degli scherzi infantili: una specie di Epifania e di Carnevale entrambi fuori stagione. Non è così. E' un'usanza che cancella le care tradizioni di memoria e di raccoglimento attorno al ricordo dei nostri cari che non sono più di questo mondo e mina alle radici il principio cristiano della comunione dei Santi, vale a dire del rapporto e della solidarietà di tutti i fedeli in grazia di Dio, viventi o defunti che siano. Quello della festività di Ognissanti e della celebrazione deidefunti è un territorio spirituale da riconquistare e da difendere contro l'inquinamento di una pseudotradizione al tempo stesso consumistica e anticattolica. Educatori e famiglie debbono mobilitarsi contro questa diseducazione del buon gusto, contro questa profanazione del mistero della morte e della vita dopo la morte, che davvero rischia di tagliare le nostre radici profonde. Dove sono, a difenderci da questi pericoli, i paladini indefessi della Padania c dell'Europa «cristiane», temi tanto utili in periodo elettorale?Padre Amorth:
«Così si osanna il male»«Penso che la società italiana stia perdendo il senno, il senso della vita, fuso della ragione e sia sempre più malata. Festeggiare la festa di Halloween è rendere un osanna al diavolo. II quale, se adorato, anche soltanto per una notte, pensa di vantare dei diritti sulla persona. Allora non meravigliamoci se il mondo sembra andare a catafascio e se gli studi di psicologi e psichiatri pullulano di bambini insonni, vandali, agitati, e di ragazzi ossessionati e depressi, potenziali suicidi». La condanna è dell'esorcista della Santa Sede, già presidente dell'associazione internazionale degli esorcisti, il modenese padre Gabriele Amorth. I macabri mascheramenti, le invocazioni apparentemente innocue altro non sarebbero, per l'esorcista, che un tributo al principe di questo mondo: il diavolo. «Mi dispiace moltissimo che l'Italia, come il resto d'Europa, si stia allontanando da Gesù il Signore e, addirittura, si metta a omaggiare satana», dice 1' esorcista secondo il quale «la festa di Halloween è una sorta di seduta spiritica presentata sotto forma di gioco. L'astuzia del demonio sta proprio qui. Se ci fate caso tutto viene presentato sotto forma ludica, innocente. Anche il peccato non è più peccato al mondo d'oggi. Ma tutto viene camuffato sotto forma di esigenza, libertà o piacere personale». «L'uomo - conclude padre Amorth - è diventato il dio di se stesso, esattamente ciò che vuole il demonio». E ricorda che intanto, in molte città italiane, sono state organizzate le «feste della luce», una vera e propria controffensiva ai festeggiamenti delle tenebre, con canti al Signore e giochi innocenti per bambini...
tratto dal sito JesuMary
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Padre Gabriele Amorth su HALLOWEEN
''Penso che la societa' italiana stia perdendo il senno, il senso della vita, l'uso della ragione e sia sempre piu' malata. Festeggiare la festa di Halloween e' rendere un osanna al diavolo. Il quale, se adorato, anche soltanto per una notte, pensa di vantare dei diritti sulla persona. Allora non meravigliamoci se il mondo sembra andare a catafascio e se gli studi di psicologi e psichiatri pullulano di bambini insonni, vandali, agitati, e di ragazzi ossessionati e depressi, potenziali suicidi''.
La condanna e' dell'esorcista della Santa Sede, gia' presidente dell'associazione internazionale degli esorcisti, il modenese padre Gabriele Amorth.