domenica 29 marzo 2009

V DOMENICA DI QUARESIMA
1 Lettura: Ger 31,31-34
Salmo Resp: 50,3-15
2 Lettura: Eb 5,7-9
Vangelo: Gv 12,20-33


il Vangelo di questa domenica ci annuncia che il chicco di grano sa morire per portare frutto: è il nostro prepararci alla Pasqua di quest'anno, per sperimentare che la felicità consiste nell'offrire la propria vita per farla sbocciare e crescere nei fratelli. Questa è la fecondità della morte e risurrezione di Gesù che ora agisce in ciascuno di noi.

Buona domenica padrebenedetto.

FRUTTI DI VITA

Se il chicco di grano caduto in terra non muore rimane solo;
se invece muore produce molto frutto
(Gv 12,24)

Barriera murale tra l’uomo e Dio[1],
tra il fratello e l’altro uomo[2]
e tutto per un solo e unico motivo:
io non voglio, non posso morire a me stesso[3].

Vocazione divina in noi è l’amore[4],
uscire dal proprio cosmo, da se stessi,
lasciare la propria casa con le sue sicurezze[5],
per portare nel mondo frutti di vita[6].

Non il possesso di sé, per realizzarsi
nel migliore dei modi, sovente a spese
altrui[7], ma una vita donata, offerta
perché io stesso l’ho ricevuta in dono[8].

Quali i frutti dell’amore[9]?
Il frutto della vita che sboccia nel fratello,
perché l’amore genera sempre amore[10]
quando è liberato dall’io intransigente[11].

Amare vuol dire conoscere se stessi[12],
sapere di essere spesso di impedimento
alla crescita armoniosa del fratello,
quando ci si pone dietro uno schermo protettivo[13]

tra la propria sicurezza e benessere
e il bisogno impellente dell’altro[14]
di vivere, crescere ed essere amato,
senza ritrovarsi con le ali tarpate.

Portare frutto è far crescere il fratello
nella libertà dei figli di Dio[15].
Il seme non nuore per se stesso,
ma si apre come dono, per generare amore[16].

Esso cade in terra per innalzare l’uomo
verso il cielo della vita piena[17]
dove si trova l’Amore che si è fatto Chicco
di grano, per diventare pane corporeo[18].

Il Chicco è pronto per essere seminato[19]
per offrirsi spontaneamente al mondo[20];
pronto nella macina del croce
per diventare pane che nutre l’amore[21].

Questo è Dio, ricco di misericordia
fedele e grande nell’amore[22]: seme che muore
sulla croce dei nostri peccati, affondato
nel cuore di coloro che credono alla vita.

L’amore ci fa risorgere con Cristo[23],
rende nuove le creature[24], facendo esplodere
nei cuori di coloro che credono
schegge di speranza e frutti di vita[25].


padrebenedetto 29, iii, 2009


[1] Cfr Lc 16,26
[2] Cfr Sal 50,20
[3] Cfr Lc 9,23
[4] Cfr Gv 13,34-35
[5] Cfr Lc 9,61-62
[6] Cfr Gv 15,16
[7] Cfr Sap 2,6ss
[8] Cfr Gv 15,13
[9] Cfr Gal 5,22
[10] Cfr 1 Pt 1,23
[11] Cfr Mt 5,43-45
[12] Cfr Fil 2,3s
[13] Cfr Sir 29,8ss
[14] Cfr Lc 6,38
[15] Cfr Rm 8,21; Ef 4,23-24
[16] Cfr Gv 12,24
[17] Cfr Gv 10,10
[18] Cfr Gv 6,33
[19] Cfr Gv 12,23
[20] Cfr Lc 22,15
[21] Cfr Sant’Ignazio d’Antiochia ai Romani
[22] Cfr Es 34,6
[23] Cfr Col 3,1
[24] Cfr Ap 21,5
[25] Cfr Rm 5,5