domenica 7 dicembre 2008

IMMACOLATA CONCEZIONE

IMMACOLATA

In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo,
per essere santi e immacolati
(Ef 1,4)

Ô uomo, dove sei? Perché fuggi
dalla Presenza che ti rende figlio?
Hai paura perché non sei più te stesso,
sfigurato a causa dell’abbandono.

La disobbedienza iniziale ha falsificato
il meraviglioso disegno d’amore
di essere tutto per Dio e con Dio:
santo e immacolato per natura.

Ora l’uomo è nella confusione,
non si riconosce e non si comprende,
lacerato, nell’intimo del cuore, dal turpe
disegno del male, inganno fatale.

Ripristinare la purezza del cuore,
tutto per Dio, è un’altra creazione,
stimolata dal soffio dello Spirito
che feconda la nuova Eva, Maria.

“Non conosco uomo”, dice, per affermare
nella fede che Dio è santo, che genera
e crea dal nulla ogni cosa. E Maria
accetta d’essere la prima immacolata

del mondo nuovo, per generare l’uomo
nuovo, Cristo, e fare di ogni creatura
un essere destinato al primitivo cielo,
da dove era partito piangendo.

L’Immacolata è il Vangelo della salvezza
in compimento; generando Gesù
ci offre il Cristo che redime il mondo
e la Chiesa, sposa pellegrina e splendente.

L’Immacolata è la vocazione cristiana
di ogni uomo che viene alla fede;
garanzia di vita eterna, data con gioia
perché è madre della santità.

Maria per nascita, noi per la conversione;
Lei, per lo Spirito Santo, noi per i meriti
del suo Figlio. Lei, santa da sempre
e noi, per grazia, santificati.

Lei, Assunta in cielo e noi chiamati
alla gloria, dopo il faticoso e gioioso
cammino di conversione che
il Signore concede a tutti quelli che
la invocano come Madre di Dio.

padrebenedetto 08, xii, 2008