martedì 9 settembre 2008


Settembre, per il mondo cattolico, è il mese

dedicato alla devozione alla

SANTA CROCE DI CRISTO

da sempre simbolo di redenzione e speranza

STORIA DEL CULTO

Il culto della Croce, strumento della nostra redenzione, si è molto diffuso nella Chiesa; la Croce è adorata e riceve omaggi, che non si concedono ad altre reliquie e le feste della Santa Croce rivestono particolare splendore.

Non era la Croce considerata dagli antichi come “il supplizio più terribile e più infamante?”. Era allora cosa frequente vedere un ladro o uno schiavo messo in croce e ciò che di questo supplizio indirettamente conosciamo ci permette di valutarne l’atrocità. Il crocifisso moriva con lenta agonia, soffocato per l’asfissia determinata dalla estensione delle braccia in alto, torturato da crampi ai nervi irrigiditi.

Il Cristo ha subito lo spaventoso supplizio per ciascuno di noi; ha offerto al Padre, con un amore infinito, il sacrificio del suo corpo disteso sulla croce. Lo strumento di supplizio, fino allora oggetto di infamia, diventa per i cristiani la gloria e San Paolo non vuole avere gloria che nella croce del Signore, nella quale risiede la nostra salvezza, la nostra vita, la risurrezione, e per la quale siamo stati salvati e liberati. La data del 14 Settembre segna l’anniversario di una dedicazione che lasciò nella ecclesiastica un profondo ricordo.

Il 14 Settembre del 335 una folla considerevole di curiosi, di pellegrini, di monaci, di clero, di prelati, accorsi da tutte le province dell’Impero, si riunivano a Gerusalemme per la dedicazione del magnifico santuario restaurato dall’Imperatore Costantino nel luogo stesso dove il Signore aveva sofferto ed era stato sepolto.

PREGHIERA DI SANT'ANSELMO

O Croce Santa, la vista della quale ci ricorda un’altra croce, quella sulla quale Nostro Signore Gesù Cristo ci ha strappati con la sua morte alla morte eterna, nella quale stavamo precipitando miseramente, risuscitandoci alla vita perduta per il peccato, adoro venero, glorifico in te la Croce che rappresenti e, in essa, il misericordioso Signore.

Per essa Egli compila sua opera di misericordia.

O amabile Croce, in cui sono salvezza, vita e risurrezione nostra!

O legno prezioso per il quale fummo salvati e liberati!

O simbolo di cui Dio ci ha segnati!

O Croce gloriosa della quale soltanto dobbiamo gloriarci!

Come ti lodiamo? Come ti esaltiamo? Con quale cuore ti preghiamo? Con quale gioia ci glorieremo di te?

Per te è spogliato l’inferno; è chiuso per tutti coloro che in te sono stati riscattati.

Per te i demoni sono terrificati, compressi, vinti, schiacciati.

Per te il mondo è rinnovato, abbellito, in virtù della verità che spende e della giustizia che regna in Lui.

Per te la natura umana peccatrice è giustificata; era condannata ed è salvata; era schiava del peccato e dell’inferno ed è resa libera; era mota ed è risuscitata.

Per te la beata città celeste è restaurata e perfezionata.

Per te Dio, Figlio di Dio, volle per noi obbedire al padre fino alla morte (Fil. 2,8-9).

Per questo egli, elevato da terra, ebbe un nome che è al di sopra di ogni altro nome.

Per questo egli, elevato da terra, ebbe un nome che è al di sopra di ogni nome.

Per te Egli ha preparato il suo trono (Sal.9,8) e ristabilito il suo Regno.

Sia su di te e in te la mia gloria, in te e per te la mia speranza: per te siano cancellati i miei peccati; per te la mia anima muoia alla sua vita vecchia e sorga a vita nuova, la vita della giustizia.

Fa, te ne prego, che, avendomi purificato nel battesimo dai peccati nei quali fui concepito e nacqui, tu ancora mi purifichi da quelli che ho contratto dopo la nascita alla seconda vita, e che per te io pervenga ai beni per i quali l’uomo è stato creato per il medesimo Gesù Cristo Nostro Signore, cui sia benedizione nei secoli.

Da noicattolici.it; viedellospirito.it