martedì 29 luglio 2008

Per la Dama bianca
tanto affetto dai fedeli

Madonna di Lourdes, il pellegrinaggio a Santa Maria di Campagna e Nostra Signora


Grande folla di fedeli anche ieri per la seconda giornata piacentina della statua della Madonna di Lourdes, che dopo il Duomo, sabato, ha toccato ieri Santa Maria di Campagna e Nostra Signora di Lourdes. In occasione della sua prima visita alla nostra città la Madonna Pellegrina, ieri ha fatto visita ai malati. La processione, partita dalla basilica di Santa Maria di Campagna, ha sfilato per i viali del vecchio ospedale, dopo aver sostato di fronte all’ospizio e pensionato Vittorio Emanuele.

Lungo la strada il corteo si è raccolto in sentiti momenti di preghiera e ha poi continuato il giro fino ad arrivare nella piazzetta del nuovo ospedale, dove un piccolo gruppo di persone era pronto ad accogliere la Madonna. Padre Giordano, guardiano del Santuario di Santa Maria di Campagna ha guidato i fedeli nella preghiera insieme a don Virginio Zuffada, accompagnati anche da don Carlo Tagliaferri, cappellani dell’ospedale, don Pio Ferrari, cappellano del Vittorio Emanuele e il parroco di San Nicolò, don Pierluigi Dallavalle.
A guidare la processione i rappresentanti della congregazione dei Templari di San Bernardo, due «cavalieri» dai guanti bianchi e mantello chiaro, decorato da una croce di colore rosso e una «dama» con mantello nero e velo di pizzo, poco più indietro l’armigero, vestito di un mantello candido. In ricordo della tradizione delle crociate, i cavalieri erano in testa al corteo a difesa della croce dietro di loro, seguiti dallo stendardo della Madonna, quello dell’Unitalsi - che ha organizzato la due giorni piacentina - e infine dalla statua, portata a spalla dai «barellieri », volontari dell’associazione.
La sfilata della Pellegrina è stata accompagnata dagli sguardi amorevoli dei degenti e del personale, afrosa, facciati alle finestre dell’ospedale, per porgerle il loro saluto. A camminare insieme alla «Bella Signora» di Lourdes, oltre alle tante persone che hanno partecipato, il gruppo dei «barellieri» e delle «dame» dell’Unitalsi, tutte in divisa, con grembiule bianco e veletta, il gruppo della delegazione della Pubblica assistenza Misericordia Piacenza, con il loro direttore, Gianfrancesco Tiramani, la polizia municipale, carabinieri e poliziotti. In perfetto ordine, tra lacrime, commozione e sorrisi, il corteo ha accompagnato la Madonna fino alla chiesa per assistere alla funzione. Nel cammino, l’infaticabile presidente Unitalsi, Giandomenico Follini, ha distribuito le richiestissime immaginette della Madonna di Lourdes.

L’entrata di Santa Maria di Campagna, adornata da fiori bianchi e afrosa, ha visto l’ingresso della statua, tanto attesa dai fedeli, che hanno letteralmente invaso il santuario. Durante la funzione, erano tanti i volontari che hanno assistito i malati, accompagnandoli lungo la navata centrale per dare loro la possibilità di avvicinarsi alla Madonna di Lourdes. In molti hanno sfidato il caldo e la folla per assistere alla celebrazione, vedere e toccare la statua. Un rito quest’ultimo che non si è mai fermato. Nonostante la statua fosse a ridosso dell’altare e gli spazi fossero molto più ristretti di quelli del Duomo La Peregrinatio Mariae è poi proseguita nel pomeriggio, quando a statua della Dama bianca è stata condotta nella chiesa di Nostra Signora di Lourdes, salutata dalla comunità dei fedeli, in attesa di potersi confessare e chiedere l’indulgenza plenaria.
Prima della celebrazione della santa messa il parroco, don Serafino Coppellotti, ha invitato i cittadini presenti alla preghiera. Raccolti in una fila ordinata e paziente, i fedeli hanno atteso il loro turno, aiutandosi e sorridendosi.

La Madonna ha poi proseguito il proprio pellegrinaggio spostandosi in terra parmense, restando, però, ancora ll’interno della nostra diocesi. Ieri, infatti, si è spostata a Borgotaro e successivamente a Bedonia. Domani, infine, ripartirà con destinazione Ferrara. Una visita che la Piacenza religiosa porterà nel cuore per sempre.

Caterina Gazzola - da La Cronaca di Piacenza del 21 luglio 2008