Gesù, guardando Lei e Giovanni dalla croce disse: Donna, ecco il tuo figlio! Ecco la tua Madre!
(Giovanni 19,25-27). Maria, sotto la croce, è diventata per noi Madre nell'ordine della grazia
. (Lumen Gentium N° 61).
Gioisci Regina
alla destra del Re eterno Gesù Cristo,
Agnello immortale e dominatore della terra. Siedi vestita della luce splendente
del sole di giustizia
il Verbo incarnato,
che ti ha cinto di dodici stelle
a corona sul capo.
Regni sul trono di Gerusalemme celeste,
ammantata come sposa
che discende dal Cielo.
Mirabili son le tue luci
che rallegrano la santa città di Dio
posta su salde fondamenta
segnate dai dodici nomi
degli inviati del Messia.
Acclamano i salvati
a Colui che vince la morte
ed esultano con lo stesso tuo cantico di lode
nelle parole che sono spirito e vita.
Ai tuoi piedi la luna segna di luce
il dominio del tuo nome santo, o Maria,
che rinnova il mondo con la forza del tuo cuore
che accoglie il volere del Padre.
Amata e prescelta dal Signore,
di te la Parola ha fatto la sua via,
e su terreno buono
si è stesa l'ombra dell'Altissimo,
facendo germinare il frutto benedetto
del tuo seno, Gesù.
L'autore della vita da te ha preso vita,
e in te gioiscono tutte le creature.
Colui che ha chiamato dal nulla
le cose che sono, te ha creato
prima Stella del mattino
nel firmamento celeste del suo Regno.
Il Padre ti annuncia al mondo
Donna di salvezza,
guerriera forte in battaglia,
che rimedia al peccato di Adamo
con perfetta e nuova armonia.
Donna promessa dopo Eva,
resa immacolata dall'inizio,
stritoli il capo del nemico
con la potenza della Stirpe eletta e santa
dei testimoni di Gesù Cristo
che ti offre a noi come Madre.
Donna Vergine
Sposa e Madre,
santa Maria di Dio e dell'umanità,
ascolta ogni grido e accogli
le richieste della famiglia umana.
Vergine ineffabile e fedele,
Lucerna della Santa luce increata,
Serva del Dio vero che racchiudi in grembo
il mistero nascosto nei secoli.
Vello di rugiada celeste irrorato,
Scrigno inviolato del Regno di Dio
porti nel nome
la perla preziosa dell'Evangelo.
O Maria che dai inizio con la tua fede
all'adempimento di tutte le Scritture
della Legge e dei Profeti e apri all'eterna
Alleanza.
Onore del nostro popolo,
vanto di Gerusalemme,
amore di tutti i tuoi figli,
o tutta bella e sacra a Dio.
Tu vero tesoro da cui traiamo
cose nuove e cose antiche,
tu rete gettata nel mare per comando del Signore,
porti sotto gli occhi stanchi degli apostoli
la sorpresa di miracoli insperati.
Madre del pescatore, del seminatore,
dell'agricoltore e del buon pastore,
al tuo amore cede ogni amore.
Sposata a Giuseppe figlio di Davide,
nel tempio accogli la spada
predetta da Simeone
che colpendo la tua anima
raggiunge d'un colpo
la carne del Figlio di Dio, che è tuo.
Vediamo il tuo più grande dolore sulla via,
lì dove effondi lacrime
di quel Sangue divino
sparso sulla Croce del Signore.
Nuova e vera Madre
dei viventi credenti,
fontana d'amarezza che la brezza dello Spirito
al mattino muta
nella dolce gioia della Pasqua.
Il fuoco dello Spirito tempra i cuori
degli apostoli tuoi figli
intorno a quella mensa di unanime preghiera
dove l'acqua della Legge antica
tu fai cangiare semprenel vino buono dell'eterno amore.
Sali e svetti nella luce solare dell'Eterno
all'abbraccio concorde
della santa e beata Trinità
e la spada di dolore che ti è tolta
trafigge ormai sulla terra
il cuore nascente della Chiesa.
Ave Maria,
salutata da Gabriele e dai cori celesti.
Ave Maria vergine e sposa intemerata,
Vigna intatta, fontana sigillata,
agnella immacolata.
Serva del Signore in ascolto,
Vera gioia del Buon Pastore
nel gregge eterno,
spingi a entrare moltitudini di figli
al banchetto della vita.
Mare di tutte le grazie,
apri la porta della casa di Dio
perché possiamo vivere
per sempre nella pace.
Splendi di luce e indica la via a noi,
o Madre e Vergine prudente,
la cui lampada non si è mai esaurita.
Guidaci al porto o Stella del mare
e stringi i tuoi figli a te
che beata acclamano le genti,
alle nozze eterne dello Sposo.
A noi il tuo volto o clemente,
a noi i tuoi occhi o pia,
su noi il tuo manto stendi
o dolce Vergine Maria.
A te si levi un inno nel sacrificio di lode,
o piena di grazia,
a te il pianto dei figli sulla via del ritorno
al tuo rifugio, o Donna fra tutte benedetta,
Santa Maria.
Rivestici dell'abito nuziale
tessuto dal tuo amore
o mistica rosa del roveto ardente,
per il giorno senza fine
dell'eterno convito
nella terra promessa dal Signore.
Ave Figlia del Padre,
salve Madre del Figlio,
gioisci e rallegrati
Sposa e tempio dello Spirito Santo.
Amen.
(Rivista Araldi del Vangelo, Marzo/2006, n. 27, p. 34 - 35) |
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