giovedì 20 gennaio 2011

STEMMI E SCUDI
 
Gli stemmi o scudi erano anticamente simboli decorati usati come segno distintivo di una famiglia. E questo un fenomeno artistico di origine molto remota, che ebbe enorme diffusione in tutta Europa e assunse in ogni paese forme e caratteristiche diverse, pur mantenendo intatta la stessa struttura di base.
  Breve storia  
Già esistenti presso i Romani, gli stemmi ebbero però il loro primo grande momento durante il medioevo.
In occasione delle crociate, infatti, i cavalieri e i nobili usavano far dipingere sui propri scudi o sulla sopraveste che copriva l'armatura, delle figure ornamentali a scopo decorativo. Era compito degli araldi, cerimonieri, messaggeri e organizzatori di giostre e tornei, quello di disegnare l'emblema araldico delle famiglie; essi compilavano poi lo
" stemmario ", una specie di registro che li raccoglieva . Gli stemmi venivano esibiti d'urente i tornei, quando ciascun cavaliere vestiva se stesso, il suo cavallo e i suoi seguaci con i colori del suo emblema.
Dal XV secolo l'uso degli stemmi ebbe un'ulteriore diffusione : comparvero allora gli stemmi gentilizi che rappresentavano le famiglie nobili, quelli dei Comuni , delle Corporazioni di Arti e Mestieri, delle Diocesi e dell' Confraternite religiose, delle Nazioni e di molte altre categorie.
La forma degli stemmi e la sua evoluzione
 
Inizialmente molto semplici ed essenziali, gli stemmi sono diventati in seguito più complessi e decorati.
Alla fine del medioevo, attorno al XIII sec., comparve il Cimiero o Cresta, cioè un'insegna posta in cima all'elmo, decorata con gli svolazzi, strisci e di panno colorato che accentuavano l'effetto decorativo d'insieme. Da allora questo divenne un motivo ricorrente.
Più tardi, tra il XV e il XI secolo, comparvero i sostegni, cioè due figure umane o animali ai lati dello stemma in atto di sorreggerlo, e il motto, che accompagnava l'emblema delle famiglie di alta nobiltà.
  La descrizione dello stemma viene detta blasone: essa segue delle regole scientifiche ben precise e utilizza un suo linguaggio tecnico.
Lo scudo è sempre descritto immaginandolo imbracciato, per cui la destra corrisponde alla sinistra e viceversa; il fondo , detto campo, viene sempre descritto per primo, seguono le figure simboliche che ne costituiscono il soggetto, dette pezze.