lunedì 18 agosto 2008

XX Domenica del Tempo Ordinario A

PROVVIDA TAVOLA

Anche i cagnolini si cibano delle briciole
che cadono dalla tavola dei loro padroni

(Mt 15,27)

Fede che trasporta le montagne,
nuovo rapporto con Dio che è Padre:
egli nutre e cura i suoi figliolini
con la tenerezza dell’ amore materno.

Provvido con i figli che porta in grembo:
non esistono più le catene del timore cieco,
non più il fato inesorabile che si compie,
ma la presenza umana del Dio con noi.

Egli rassicura ogni credente che lo ama
e chiede di fare la sua amabile volontà:
il cibo delizioso che cade dalla sua mensa
fa crescere chi attende la sua venuta.

Con fiducia i cagnolini, sotto la tavola,
aspettano gioiosi il gesto del commensale:
briciole d’amore cadono a terra,
come pioggia feconda di speranza.

L’amore del Padre non dimentica
di nutrire gli uccelli del cielo e
di rivestire di candore i fiori del campo,
ascolta il grido del povero ed esaudisce

le suppliche di chi lo invoca con lacrime;
sorride ai semplici e ai piccoli,
guarda gli umili e si fa loro prossimo
confondendosi anche lui con i cagnolini.

La fede è la dimensione ritrovata della vita;
quando mi sento azzerato in tutto
e ho fallito con le mie sole forze,
aspetto in silenzio Dio che passa,

lasciando scendere come pioggia d’amore
le sue benedizioni su quelli che,
senza timore né ansia alcuna,
sono sicuri dei suoi doni inesauribili.


pben 17, VIII, 2008