SETTE
Un Convegno all’Università Europea di Roma
Un Convegno all’Università Europea di Roma
Sono circa 600 nel nostro Paese le aggregazioni che per modalità di approccio e proposta si definiscono con genericamente di “sette religiose”.
Il dato emerge da una ricerca del Gris (Gruppo di Ricerca e Informazione Socio-Religiosa), osservatorio cattolico sui nuovi fenomeni religiosi.Tali gruppi «coinvolgono» il 2-3% della popolazione, «in genere adolescenti e persone che attraversano particolari momenti di fragilità» che «hanno pochi punti di riferimento a cui rivolgersi in caso di necessità e una scarso orientamento valoriale», spiega la psicologa Anna Maria Giannini, direttore dell’Osservatorio di psicologia della legalità, intervenuta il 12 dicembre scorso al Convegno Il fenomeno delle sette in Italia presso l’Università Europea di Roma. I manipolatori, continua la psicologa, «sono abili, conoscono molto bene questi processi psicologici ed attuano procedure sofisticate fondate sulla convinzione ed una argomentazione arricchita e convincente». Inoltre fanno di tutto per «isolare dall’esterno» mettendo «in cattiva luce chi è vicino alla vittima come i genitori o gli amici più stretti». Sintomi della manipolazione sono la chiusura improvvisa, «cambiamento psicologico molto forte con una modalità di pensiero e di vita rigida, non disponibile alla discussione, perdita di autonomia e senso critico». «Il vero satanismo si può riassumere nel trionfo del calpestamento degli altri», aggiunge lo scrittore Carlo Climati, che punta il dito contro la «voglia di arrivismo che certi “cattivi maestri” continuano a proporre ai ragazzi». Per Climati, bisogna «attivare una forte prevenzione nei confronti di questo fenomeno, con la stessa intensità con cui si fa prevenzione contro la droga, la violenza, il bullismo (…). La prevenzione anti-satanismo si potrebbe fare anche nelle scuole, soprattutto nella fascia d’età dell'adolescenza, che è quella maggiormente a rischio. Si potrebbero organizzare dei corsi specifici, dedicati a questo argomento». Al Convegno è stata anche presentata l’esperienza del telefono anti-sette voluto da don Oreste Benzi. In cinque anni di attività gli operatori dell’Associazione Papa Giovanni XXIII hanno ricevuto 8.423 chiamate dalle quali sono scaturiti 1.823 casi trattati dalle Forze dell’Ordine.La maggior parte delle segnalazioni (600) sono arrivate dalle regioni del Nord, segue il Centro (383 segnalazioni) e il Sud (307) mentre Roma, Milano e Torino sono le città con il maggior numero di casi, che appaiono in crescita: dai 43 del 2002 si è passati infatti agli 851 nel 2007. A chiamare il numero verde (800 228 866) sono soprattutto donne (64%) e adulti dai 31 ai 60 anni d’età. Il 56% delle vittime sono donne.Quanto all’età: il 52% sono adulti, il 42% giovani e solo il 6% anziani. Il 49% ha denunciato casi di psicosette, il 15% sette di tipo pseudo-religioso, il 12% ha denunciato fenomeni di satanismo, mentre il 10% delle segnalazioni ha riguardato casi di magia.Giuseppe Ferrari, Segretario nazionale del Gris, infine, rileva che le nuove aggregazioni religiose in Italia presentano «aspetti sincretistici» con «accostamenti e fusioni di forme religiose tra loro diverse e non convergenti», e aspetti di relativismo per cui «non sono ammesse verità ultime né in campo religioso ne tanto meno etico».Si assiste così alla «nascita continua di nuove denominazioni» che danno vita ad un vero e proprio «discount della fede con proposte di sempre più bassa qualità». Ciò che più preoccupa gli addetti ai lavori sono le forme di «schiavitù» attuate con «tecniche di reclutamento e procedure di indottrinamento» da cui è difficile liberarsi.
Dal sito corrispondenzaromana.it
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