lunedì 19 maggio 2008

Dall'Ordine e dalla Regola dei Templari
"Cari ed amati fratelli, la maggioranza del Capitolo ha stabilito che il postulante può essere ammesso nella Casa. Se qualcuno di voi ha qualcosa da dire in contrario parli subito davanti a noi."

Mio signore, sono qui venuto, avanti a voi ed all'intero Capitolo, ad implorarvi per la Maestà di Dio Nostro Signore e per la Nostra Signora di accogliermi nella casa, accettandone tutte le regole ed i benefici."

Fratello, voi chiedete molto, poiché del nostro amato Ordine, come di una quercia non vedete che la parte esterna, la corteccia. La corteccia che voi riuscite a vedere sono i nostri cavalli, le nostre armature, i nostri mantelli e i nostri pasti, e perciò credete che tutto ciò sia bello e che starete bene. Ma voi non immaginate nemmeno sotto la corteccia di quest'albero quali durissime regole vigono all'interno del nostro amato Ordine, voi che siete un signore dovrete far da servo agli altri, perché d'ora in avanti non potrete più fare i vostri comodi: se vorrete dormire sarete svegliato, se vorrete mangiare vi dovrete alzare e sarete comandato altrove, se vorrete essere sveglio vi si comanderà di dormire, se volete digiunare vi sarà comandato di mangiare, se vorrete andare in terra di Acri vi si manderà ad Antiochia, se vorrete rientrare a Sion sarete inviato in Francia o in Inghilterra, se vorrete andare da una parte vi si manderà da quella opposta e voi non potrete domandarne il perché, tutte le dure parole di rimprovero che avrete dovrete sopportarle in nome di Dio. Se così volete, alzatevi a fate un passo avanti."

In nome di Dio e della Nostra Signora noi ti ammettiamo a tutti i benefici della casa, promettendoti la nostra fratellanza e il nostro aiuto, ma anche molti combattimenti, molta pena e molto lavoro."