lunedì 17 dicembre 2007

NO OROSCOPI E PREDIZIONI

UNA DURA CONDANNA ANCHE NEL CATECHISMO

Queste pratiche scavalcano l’ordine provvidenziale e favoriscono il disimpegno e la deresponsabilizzazione.
L’astrologia rientra nelle numerose pratiche divinatorie (chiromanzia, spiritismo, ricorso a medium, cartomanzia, ecc.) a più riprese condannate sin dall’Antico Testamento: «Si presentino e ti salvino gli astrologi che osservano le stelle, i quali ogni mese ti pronosticano che cosa ti capiterà» (Is 47,13).
La condanna ecclesiale più recente si trova nel Catechismo della Chiesa cattolica (1992): «Dio può rivelare l’avvenire ai suoi profeti o ad altri santi. Tuttavia il giusto atteggiamento cristiano consiste nell’abbandonarsi con fiducia nelle mani della Provvidenza per ciò che concerne il futuro e a rifuggire da ogni curiosità malsana a questo riguardo. L’imprevidenza può costituire una mancanza di responsabilità». (n. 2115).
Le pratiche divinatorie «occultano una volontà di dominio sul tempo, sulla storia e infine sugli uomini e insieme un desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste. Sono in contraddizione con l’onore e il rispetto, congiunto a timore amante, che dobbiamo a Dio solo» (n. 2116).
tratto dal sito amarelachiesa.blogspot.com